Zoroastro Io, Giacomo Casanova

Sagra Musicale Malatestiana presenta

ZOROASTRO IO, GIACOMO CASANOVA

film concerto di Gianni Di Capua
Basato sulla tragédie lyrique Zoroastre (1749)
libretto di Louis de Cahusac
musica di Jean-Philippe Rameau
traduzione e libero adattamento di Giacomo Casanova
con Galatea Ranzi, Theresia Youth Baroque Orchestra
Una produzione BLIQ film, Sagra Musicale Malatestiana-Comune di Rimini
In associazione con KUBLAI film e Berta Film
Italia 2016, durata 70 minuti

Il film sarà introdotto da Roberto Calabretto

Sinossi: Il film intreccia la partitura di Jean- Philippe Rameau con una singolare selezione di testi casanoviani tratti dalla traduzione in italiano del libretto di Cahusac che il celebre veneziano fece nel 1752 e con frammenti di memorie tratte dagli ultimi suoi scritti redatti nel suo eremo di Dux, l’odierna Duchcov, nella repubblica ceca, dove morirà nel 1798. Nel film, ne esce una figura di certo lontana dallo stereotipo del seduttore, restituendola all’epoca dei Lumi che Casanova ha pienamente interpretato.

Ingresso libero

ZOROASTRO IO, GIACOMO CASANOVA Basato sulla tragédie lyrique di Louis de Cahusac e Jean-Philippe Rameau nella traduzione italiana e testi di Giacomo Casanova, il film in uscita il prossimo autunno è stato girato all’interno dei monumentali spazi del Teatro Galli di Rimini in una prima esecuzione in tempi moderni di una sequenza di pagine tratte dall’opera, affidate alla Theresia Youth Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio

Il film intreccia la partitura di Jean- Philippe Rameau con una singolare selezione di testi casanoviani tratti dalla traduzione in italiano del libretto di Cahusac che il celebre veneziano fece nel 1752 e con frammenti di memorie tratte dagli ultimi suoi scritti redatti nel suo eremo di Dux, l’odierna Duchcov, nella repubblica ceca, dove morirà nel 1798. Nel film, ne esce una figura di certo lontana dallo stereotipo del seduttore, restituendola all’epoca dei Lumi che Casanova ha pienamente interpretato.

Nel film ci sono tutti gli elementi che caratterizzano la stagione del Wunderkammer, la musica antica, barocca e per quanto riguarda la specificità di questa edizione 2016 legata al movimento, nello Zoroastro abbiamo anche la danza, di segno contemporaneo con una danzatrice e coreografa italiana tra le più sensibili ed espressive della su generazione, Carlotta Plebs.

Zoroastro – spiega il regista – simboleggia la vittoria del bene sul male, dell’intelligenza sulla stupidità. Andando oltre ai dettagli della sua produzione e della sua ricezione, l’opera risulta suggestiva con il messaggio che gli autori, il librettista in primis, hanno inteso veicolare, vale a dire una sorte d’iniziazione del pubblico ai valori della Conoscenza che all’epoca della sua prima rappresentazione non venne capito, anzi, dopo qualche replica l’opera venne ritirata e riproposta qualche anno dopo largamente rimaneggiata nei suoi contenuti originali spurgandola della sua forza eversiva. L’intrigo amoroso tra Zoroastro e Amelite, che si sviluppa in superficie, appare tutto sommato secondario e non rappresenta il nodo del dramma che costituisce invece il pretesto all’esposizione del vero soggetto dell’opera e cioè, il combattimento zoroastriano tra Luce e Tenebre.”

Ad interpretare i testi di Canova è stata chiamata Galatea Ranzi: un’attrice a proprio agio con i diversi linguaggi della recitazione, l’ideale interprete di un impianto di testi casanoviani variegato, inedito e, soprattutto, distante dallo stereotipo del grande seduttore che la tradizione ha consacrato o, a seconda dei punti di vista, relegato. Galatea Ranzi terrà dunque il filo della narrazione su una drammaturgia di testi casanoviani estrapolati dalla stessa traduzione in versi che Casanova fece dell’opera, dalle proprie Memorie e da testi risalenti all’ultimo periodo della sua vita, quello dell’esilio di Dux in Cecoslovacchia. La storia, autentica, dell’ultima battaglia che Giacomo Casanova combatté nel mondo dei vivi, cosí come la racconta lui stesso in ventuno lettere autografe conservate nel castello dei conti Waldstein in Boemia, dove nel 1798 il grande veneziano morí.

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